mercoledì 31 dicembre 2008

Gianfranco Goria

Il mio affetto per quella testata è arcinoto (non so più quante volte ne ho parlato su afnews.info in tutti questi anni) e si sa quanto vorrei che oggi ci fosse qualcosa del genere (adeguato ai nostri giovanissimi lettori, si capisce).

Ecco allora una foto della mia tessera del Club del CdP, tutta rattoppata col nastro adesivo, per salvarla dai dardi e dagli strali della sorte avversa... insomma, dall'inesorabile usura del tempo che passa.



Ci tenevo così tanto, a quel settimanale, che mi faceva viaggiare con la mente ogni volta in così tanti modi diversi, dagli articoli ai fumetti, che mi teneva in sospeso una settimana con le sue avventure a puntate, che mi stimolava, di conseguenza, a immaginarmi fin nei dettagli, per una settimana filata, la continuazione della storia (poi ci si stupisce che uno diventi sceneggiatore!)...

Quando tornavamo dalle vacanze nei miei monti natii (io sono di Brunico, ma alora già abitavamo a Torino), col treno si attraversava Milano e io, ragazzino, m'immaginavo che via Scarsellini la si vedesse dal treno e che un giorno avrei potuto andarci, a vedere come si faceva a mettere insieme un settimanale così bello! Nel frattempo io stesso mi divertivo e mi emozionavo a farmi i miei fumetti, a costruirmi rivistine...

Lì ho appreso il piacere di far fumetti e giornalismo. Eh... sospiro... Tanti, ma davvero tanti anni più tardi, ci andai, infine, alla redazione del CdP. Ma era già, purtroppo, davvero la fine. Ferruccio (Alessandri) era in quella stanzetta che ormai era diventata l'ultimo baluardo di una Cosa che di fatto non c'era già più da tempo, e montava, afflitto e costretto, cose inadeguate per riempire gli spazi con quel che passava il convento.

Una tortura per lui, direi proprio. Una tristezza per me, veder che fine stava facendo quella che era una gloriosa testata, quella che era stata una Gran Bella Cosa per bambini e ragazzini in gamba.

C'est la vie.

Uno sguardo indietro, ogni tanto, per vedere da dove veniamo, e via, avanti, verso il futuro che dobbiamo costruire con le nostre mani.

2 commenti:

  1. sono felicissima di trovare questo blog. Il corrierino, come lo chiamavo da ragazzina, mi piaceva un ..mondo... aspettavo la domenica mattina che il babbo(papà) melo comprava insieme alle riviste che circolavano in casa..emozionante, che bello!
    i miei ringraziamenti a "Corrierino" che mi ha indirizzata qui.

    RispondiElimina
  2. Bellissima, la tessera del Corrierino Club. Ho ancora anche il timbrino con nome e cognome :-)

    RispondiElimina